Su tutti i terreni, su tutte le distanze. La prima edizione dei mondiali di corsa su strada disputati lo scorso fine settimana a Riga hanno detto che Nadia Battocletti è il simbolo della polivalenza, una specialista del mezzofondo su cui raramente l’Italia ha potuto contare in passato.
Il quinto posto in Lettonia, con tanto di record italiano frantumato (14:45) e record europeo avvicinato, la lanciano definitivamente come certezza universale, pedina da spendere dodici mesi all’anno, dalle campestri – di cui è regina europea under 23 da due anni – alla pista, passando ora anche per i circuiti cittadini.
All’indomani della rassegna iridata di Riga, la portacolori delle Fiamme Azzurre ha così parlato ad Atletica Talk, il format della federazione. “E’ stata una bellissima esperienza che vorrò riprovare – le parole della mezzofondista allenata dal papà Giuliano – mi piace il format che mette insieme diverse discipline della corsa su strada. Fin qui posso dirmi assolutamente soddisfatta di questa stagione, nonostante la brutta finale di Budapest”.
Ma che voto si darebbe Nadia Battocletti per questo 2023? “Mi darei un 8. Per il 9 aspettiamo semmai gli Europei di cross di Bruxelles a dicembre, dove sarò per la prima volta tra le senior dopo quattro successi giovanili e quindi le avversarie saranno ancora più forti. Mi preparerò dalla prossima settimana, passando anche per due gare in Spagna a novembre, l’Italica il 12 e Alcobendas il 26”.
Sui tanti record italiani fatti segnare quest’anno (5000, 5 km, 10 km) e l’eventuale necessità di dover compiere delle scelte, Nadia Battocletti ha affermato di non essere ancora in grado di prendere delle decisioni.
“Ho più domande che risposte – ha spiegato la trentina – Mi sento a mio agio su più specialità. La prossima stagione sarà lunga e complessa, un focus importante sarà sugli Europei a Roma. E la seconda Olimpiade, dopo il settimo posto di Tokyo, è un sogno che non mi sarei immaginata di raggiungere”.