Ostacoli, che chance per Femke Bol. E Karsten Warholm va per la storia

Ai mondiali di Budapest grande spettacolo promettono anche gli ostacoli, con campioni di primo piano che vanno a caccia della storia.
Difficile pensare in questa edizione dei campionati un sovvertimento delle gerarchie, sin qui abbastanza consolidate anche per quanto visto nei precedenti stagionali.

Nei 110 ostacoli, la medaglia d’oro è prenotata da Grant Holloway, che insegue un fantastico tris dopo Doha e Eugene. Sappiamo quanto i 110 siano la specialità dove ogni minimo errore ti costa la gara e quindi il numero uno dovrà comunque guardarsi bene dal world leader Broadbell, da Daniel Roberts, dal campione olimpico Parchment e dal giapponese Izumiya, uno dei più costanti di questo 2023. Il nome nuovo potrebbe essere un altro Usa, Cordell Tinch, personal best di 12″96.

I 400 ostacoli si presentano come una delle gare imperdibili della rassegna. Il favorito resta il primatista del mondo Karsten Warholm, anch’egli a caccia di un clamoroso tris mai riuscito a nessuno.

Gli unici che possono insidiargli il primato sembrano, sulla carta, il brasiliano campione in carica Alison Dos Santos e l’americano Rai Benjamin. Da tenere d’occhio anche un ritrovato CJ Allen e Trevor Bassitt.

Tra gli europei più forti c’è sicuramente il nostro Alessandro Sibilio, ahinoi condizionato dall’ennesimo stop sul più bello della preparazione.
La sua forma è un’incognita, ma al top il napoletano secondo noi in condizioni particolari può valere anche un posto a ridosso del podio.

I 100 ostacoli sono diventati la gara più chiacchierata da quando la primatista del mondo Tobi Amusan è stata fermata per aver saltato tre controlli antidoping ed è in attesa di un permesso per poter essere della partita.

Senza di lei, le favorite per il titolo sono le statunitensi Ali (mamma di tre figli, è la compagna di Andre De Grasse) e Harrison, e la portoricana oro di Tokyo Camacho-Quinn. Attenzione anche alla consistenza dell’elvetica Ditaji Kambundji, in gran spolvero durante le tappe della Diamond League.

Nei 400 ostacoli, preso atto dell’assenza della primatista del mondo Sydney Mc Laughlin (ginocchio k.o.), la favorita numero uno è l’olandese Femke Bol, che ha la possibilità di centrare il primo oro mondiale.

Si prospetta una lotta tra l’europea contro il resto del mondo composto soprattutto da americane (Little, Muhammad, Cockrell) e giamaicane (Knight, Russell, Clayton).

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