Nelle prossime settimane, dal Coni uscirà il nome del portabandiera azzurro che alla Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma il 26 luglio, sventolerà il vessillo tricolore.
Il tam tam mediatico sui papabili meritevoli del compito è iniziato da mesi e nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Gregorio Paltrinieri, campionissimo del nuoto, e di Vanessa Ferrari, icona di longevità nella ginnastica artistica che, a differenza del primo, non ha mai vinto un oro ai Giochi.
Nel mese di marzo si è fatta avanti con insistenza anche la candidatura di Jannik Sinner. Il diretto interessato ha riferito di non essere poi così interessato. Il tennis, peraltro, non è poi lo sport olimpico per eccellenza.
Ma se dovesse toccare all’atletica ricevere l’onore, come già accaduto per sei volte nella storia, l’ultima con Pietro Mennea a Seul 1988?
Alla lista dei pretendenti, secondo alcuni media, risulta iscritto anche Marcell Jacobs. Interpellato sull’argomento, lui che la bandiera la sventolò alla cerimonia di chiusura dei Giochi di Tokyo dopo aver sfrecciato sui 100 piani, ha risposto che sarebbe semplicemente un sogno.
Atleticamagazine.it ha lanciato un sondaggio social nella giornata di sabato, chiedendo agli utenti di esprimere una preferenza tra Jacobs e Gianmarco Tamberi, l’altro personaggio di spicco del movimento, che con lo sprinter ora allenato da Rana Reider condivide quei memorabili minuti del 1° agosto di tre anni fa.
Il voto degli utenti non lascia spazio a interpretazioni: il 64% ha votato per Gimbo Tamberi, lasciando il restante 36% al velocista cresciuto a Desenzano.
Tamberi, a nostro parere, cattura di più il pubblico. Non solo perché rende ogni gara di salto in alto un autentico show, ma anche e soprattutto per la costanza di rendimento e gli anni sulla breccia che Jacobs non ha. Da quattro-cinque anni, il saltatore marchigiano non fallisce un appuntamento e ha fatto pace con gli infortuni.
Il suo palmares è più ricco, senza nulla togliere al Marcello nazionale, reduce da una stagione incolore e da troppe soste ai box.
Il sondaggio ha fatto nascere anche una terza ipotesi per il portabandiera, scatenando i fan della marcia che reclamano a gran voce il nome di Antonella Palmisano, altro oro di Tokyo oltre alla coppia già citata e al corregionale nonché collega di specialità Massimo Stano.
Antonella è una campionessa unica, anche se con un palmares certamente inferiore a quello di Tamberi. La forza che ha avuto per rinascere dopo l’infortunio che l’ha costretta a stare ferma due anni e a valutare il ritiro dalle competizioni meriterebbe molta più attenzione ma temiamo, ancora una volta, che la marcia non goda di grandissimi favori nelle attuali stanza dei bottoni, nonostante la ricchissima tradizione olimpica, e che Antonella, a livello di personaggio, non abbia raggiunto – non per colpe sue – il seguito di Tamberi.
Ancora poche ore e sapremo chi sarà il primo volto azzurro a reggere il tricolore e ad aprire la carovana di compaesani che difenderanno la Nazione a Parigi.
La nomina di portabandiera a un personaggio dell’atletica non suonerebbe di certo stonata. Dopo tutto, a Tokyo 2021, la regina degli sport è stata capace di far risuonare l’Inno di Mameli per cinque volte, come mai nella storia, contribuendo a far esplodere un movimento che già sotto traccia stava rifiorendo. Sembra ieri.