Recupero, facilità di corsa e serenità mentale: Luca Sito a Parigi per migliorarsi ancora

A soli 21 anni è uno dei più giovani atleti della spedizione azzurra dell’atletica ai Giochi di Parigi. Nel giro di pochi mesi è diventato anche uno dei più seguiti, apprezzati, promettenti di un movimento che continua a proporre volti nuovi ricchi di talento. Luca Sito, milanese che difende i colori del Cus Pro Patria, è già il quattrocentista più veloce d’Italia, dopo aver strappato il record italiano a Davide Re. E alle Olimpiadi, che sta preparando con gli altri velocisti e staffettisti della 4×400 a Predazzo, è atteso a un ulteriore step di crescita.

Luca, come prosegue l’ultima settimana di preparazione prima di partire per la Francia?
“Siamo in pieno lavoro lattacido, abbiamo caricato negli ultimi giorni come in una preseason, all’inseguimento del secondo picco di forma di questa stagione. Il 45″26 corso in Diamond League a Montecarlo è conseguenza di questo pacchetto iniziato subito dopo gli Assoluti. Avevo scaricato solo il giorno prima, però era importante andarci per l’esperienza e anche perché credo di averlo meritato dopo i risultati di questi mesi”.

A Parigi con che spirito si va?
“Non ho particolari aspettative, perché sono sicuro di poter dare il meglio a partire dalla prossima stagione. La semifinale olimpica può essere però un traguardo importante da raggiungere, per la finale la vedo dura. Semmai il vero obiettivo sarà scendere ancora un po’ rispetto al 44″75 di Roma. La forma fisica, il contesto olimpico e la nuova pista che dovrebbe essere veloce potrebbero creare il mix ideale per andar forte”.

Dal Firenze Sprint Festival in avanti hai collezionato una grande prestazione dopo l’altra. Come spieghi questa svolta?
“Dopo la preparazione invernale di Valencia, i riscontri erano promettenti e mi aspettavo il sub-46”. Il 45″65 di Firenze mi ha dato tanta convinzione però il lavoro fatto bene è iniziato prima, nel gennaio del 2023, quando sono arrivato a Giussano per allenarmi con i tecnici dell’Ultra Track&Field (Alessandro Simonelli, Marco Orsenigo e Luca Braghetto, ndr) e due compagni stimolanti come Vladimir Aceti e Francesco Domenico Rossi”.

Luca Sito allo Sprint Festival.


C’è altro?
“I miglioramenti dal punto di vista mentale. Affronto le gare più calmo, sereno e concentrato. E’ stato così anche per la finale degli Europei. Non avevo ansia. E in una gara come i 400 questa condizione può rivelarsi decisiva”.

Una delle tue migliori qualità sembra essere la capacità di recuperare a stretto giro gli sforzi.
“E’ vero, lo confermano i risultati e so che avete tutti in mente i tantissimi turni sostenuti tra staffette e gare individuali agli europei di Roma. Cercherò di replicare anche a Parigi questa freschezza atletica, insieme alla mia facilità di corsa che è una dote abbastanza naturale”.

Ai Campionati italiani di La Spezia ti sei cimentato nei 200 metri, correndo in 20″79 e finendo alle spalle di Fausto Desalu.
“Mi sono divertito e quel crono è migliorabile di almeno un paio di decimi. Agli assoluti non avevo particolari obiettivi, però so di essere un quattrocentista veloce che può esprimersi bene anche nel mezzo giro. Mi piacciono molto i 200, spero di fare almeno una gara buona a stagione su questa distanza. Il rapporto con i 400 non è facile per nessuno, perché ti ammazzano. Ma io vado fiero della mia forza in una specialità così difficile”.

Sito a La Spezia nei 200 metri.


A proposito: chi vince l’oro alle Olimpiadi?
“Quincy Hall aveva da poco fatto la miglior prestazione al mondo (43″80, ndr) e si presenta tra i favoriti. Ma attenzione ad Hudson-Smith, che domenica a Londra ha stabilito il nuovo record europeo con 43″74. Si è preservato alla grande in questo 2024, rinunciando anche a Roma. In generale, mi aspetto una finale con più europei del solito”.

Quando hai capito che la tua strada sarebbe coincisa con un giro di pista?
“Quando, dopo aver praticato l’atletica con spirito un po’ amatoriale fino al 2019, ho corso in 50 secondi i 400 indoor dopo appena un mese di allenamenti seri. E poi, quando nel 2021, ai tricolori di Grosseto, ho corso in 48″09”.

Cosa passa per la testa di Luca Sito quando si posiziona sui blocchi?
“Come tutti gli atleti ho la mia routine, ma in generale mi carico pensando di essere il più forte della mia gara. Poi mi concentro sulla corsa. Cerco di essere il più possibile “economico”. Prima dello sparo non faccio niente di speciale, ma magari per il Golden Gala mi inventerò qualcosa davanti alle telecamere”.


La partenza per i Giochi si avvicina. Cosa porterà in valigia Luca Sito oltre all’occorrente per le gare?
“La mia X-Box, cercando di staccare nel pochissimo tempo libero che avrò a disposizione. Magari non ce ne sarà bisogno, visto che al Villaggio Olimpico non credo che mancheranno le occasioni per svagare un po’ la mente. Non sono mai stato a un’Olimpiade, quindi non riesco ancora a immaginare l’atmosfera che mi aspetta”.

Dopo Parigi andrai in vacanza?
“Mi concederò solo qualche giorno di riposo, perché a fine mese voglio fare un bel Golden Gala e avrò dieci giorni circa per prepararlo. Per il vero relax ci sarà tempo a settembre, ma non ho ancora pianificato nulla”.

E’ vero che anche tu sei appassionato di anime e manga, oltre che fan di One Piece come Lorenzo Simonelli?
“Sì, e da qualche settimana gli ho fatto scoprire Hunter x Hunter. Adesso Lollo è super preso, ha finito la prima stagione in un mese”.

Di cosa tratta?
“Il protagonista si chiama Gon Freecss. Le storie sono abbastanza classiche e narrano le vicende di chi vuol svolgere ruoli importanti nella società. E’ molto divertente ma allo stesso tempo lascia spazio a temi fondamentali su cui riflettere, come la lotta al razzismo, il valore della libertà, la lotta contro la povertà”.

foto Grana / Fidal

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