Mattia Furlani (20 anni a febbraio) e Larissa Iapichino (22 anni) le garanzie per il presente e il futuro, oltre a Andy Diaz anagraficamente più avanti (29 primavere) ma che se dovesse ripetere le orme del suo maestro, Fabrizio Donato, può dormire sonni tranquilli in termini di longevità.
L’Italia dei salti in estensione può contare oggi su tre assi di caratura internazionale e vede un percorso piuttosto luminoso almeno fino a Los Angeles 2028 e Brisbane 2032.
Nelle prossime due edizioni dei Giochi Olimpici, lungo e triplo potrebbero però incamerare i salti di altri specialisti di atterraggio sulla sabbia che stanno venendo su con un certo impeto dalle categorie giovanili. Altro che panchina lunga: almeno sei-sette atleti stanno lavorando per una maglia da titolare da indossare negli States o tutt’al più in Australia.
Salto in lungo: Inzoli “vede” gli 8 metri
Nel salto in lungo il faro è Daniele Inzoli, che nel 2024 al meeting di Savona ha realizzato il primato mondiale per un under 15 grazie a un salto poderoso da 7,90. Salto che non è riuscito poi a ripetere agli europei allievi di Banska Bystrica (7,54), dove ha conquistato comunque una medaglia di bronzo di indiscusso valore per un atleta che ha ancora un anno da sfruttare nella categoria.
Inzoli si è affacciato al 2025 con una nuova guida tecnica, passando da Giada Mingiano a Riccardo Longinari. Nel suo progetto di crescita ci sarà però l’occhio attento di Fabrizio Donato.
In campo femminile, alle spalle di Larissa Iapichino, c’è un vuoto più consistente. Tra le allieve occorre aspettare la crescita della lombarda Alessandra Gelpi, che nel 2024 ha superato due volte quota 6 metri (6,06 il suo PB).
Dalla categoria Cadetti arrivano adesso due potenziali fenomeni classe 2009: la due volte campionessa italiana Silvia Poko Canapè, due volte campionessa italiana cadette con un personale di 6,03, e Kelly Doualla, nota al grande pubblico per i suoi primati nella velocità ma che nel lungo ha già un notevole primato di 6,26!
Triplo: Saraceni pronta a salire di livello
Tre salti da fare, tre talenti su cui scommettere nel triplo. In campo femminile da due stagioni gli occhi sono puntati su Erika Saraceni, oro agli Eyof nel 2023 e bronzo mondiale ad agosto ai mondiali under 20 di Lima.
La stellina della Bracco ha un personale di 13,47 (destinato ad avere vita breve) e sta continuando a fare la spola tra Lombardia e Liguria per avvalersi dei preziosi consigli tecnici di Eugenio Paolino.
Altra carta da giocare è quella di Elisa Valenti, che ha appena compiuto 18 anni e ha fatto il suo ingresso nella categoria juniores. La siracusana si è portata da Banska Bystrica una bellissima medaglia di bronzo prima di partecipare anche ai mondiali under 20. Vanta un personale di 13,16 ma attenzione: se la cava benissimo anche nel lungo dove ha conquistato il tricolore nella passata stagione con il PB di 6,04.
In campo maschile c’è Francesco Crotti, il saltatore con gli occhiali del CUS Pro Patria Milano anch’egli neo juniores. Agli europei under 18 di luglio ha vinto l’argento e ha un PB di 15,59. Chi lo conosce bene dice che i suoi margini di miglioramento sono davvero tanti.
foto Grana / Fidal