I salti nel futuro di Francesco Crotti: dopo l’argento di Banska, un biennio cruciale da junior

Ha ricominciato da qualche giorno ad allenarsi con una moderata fase di carico Francesco Crotti, uno dei saltatori azzurri più promettenti del panorama giovanile.

L’estate del 2024 si è chiusa per l’allievo di Paolo Brambilla che difende i colori del Cus Pro Patria Milano con quattro giorni di relax al mare, sulle spiagge di Bellaria-Igea Marina.

Il giusto premio per questo 17enne che agli europei allievi disputati a Banská Bystrica, in Slovacchia, ha raccolta la medaglia d’argento nel salto triplo.

Francesco Eseosa, papà italiano e mamma nigeriana, vive a Capralba, paesino di duemila anime del cremasco. In casa Crotti l’atletica è il pane quotidiano. Anche la sorella Caterina, tesserata per la Bracco Atletica, si diletta in pedana, tra peso e disco. “Facciamo specialità diverse e non posso darle consigli tecnici ma cerco continuamente di motivarla” spiega Francesco.

Crotti agli europei di Banska.


Crotti ha cominciato con l’atletica a sei anni, nella Capralbese. “Questo sport, anche se all’epoca facevo anche nuoto, mi è piaciuto subito e da lì in avanti l’ho vissuto sempre come una sfida personale”.
Dopo un paio di gare a scuola, è stato notato dal tecnico Brambilla, che presto gli ha offerto un posto in pista all’Atletica Estrada, società affiliata al Cus Pro Patria.

E’ da cadetto che emergono le sue qualità da saltatore grazie all’intuizione del club. “Durante un ritiro estivo a Cles – spiega Francesco Crotti – abbiamo effettuato il Test di Bosco e hanno notato che avevo valori simili a quelli di Emmanuel Ihemeje, l’atleta della nazionale cresciuto nella stessa società. Però l’ingresso nella nuova specialità l’ho dovuto ritardare, a causa di un problema all’anca. Prima sono passato da tutto: campestri, vortex, giavellotto, velocità e lungo”.

All’esordio nei campionati regionali cadetti, Francesco è subito secondo. E ripete la piazza d’onore anche ai campionati italiani. Quanto basta per fargli capire che la strada appena intrapresa è proprio quella giusta.

Nelle ultime due stagioni da allievo, Francesco Crotti è cresciuto in modo esponenziale. Anche grazie al lavoro tecnico che gli ha consentito di “migliorare la rincorsa, ora ho una velocità di entrata maggiore, e in parte la chiusura. Ma su questo aspetto e sul secondo balzo c’è ancora molto da lavorare”.


La conferma definitiva del suo talento è arrivata proprio nel mese di luglio agli europei, con quel salto a 15,49 con cui ha anche firmato un progresso notevole rispetto al precedente personale.

“Sapevo di valere quella misura – ammette – Ai campionati italiani di Molfetta avevo fatto due salti sopra i 15,10 e contavo di migliorarmi sfruttando l’adrenalina della gara europea. Ho rischiato molto, tanto da fare un paio di nulli”.

E pensare che Crotti è arrivato agli europei tirato a lucido dopo aver recuperato da un serio infortunio occorso durante la preparazione invernale. “A novembre, durante gli allenamenti, mi sono rotto il menisco. Ho fatto anche un salto agli italiani indoor, senza preparazione, ma tre giorni dopo mi sono operato e sono rientrato a maggio”.

Francesco, che salta con gli occhiali da vista, “sono uno dei pochi, forse l’unico nell’atletica, ma non mi danno fastidio e continuerò a usarli”, frequenta l’Istituto Pacioli di Crema, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing. Ed è un grande appassionato di ciclismo: “Grazie a mio padre, che ha ereditato la passione da mio nonno. Faccio spesso delle uscite in bici con la mia mountain bike, nei percorsi adiacenti al fiume Serio, circa 40-50 km. E poi seguo le gare in tv, soprattutto il Giro d’Italia. Pogacar è il top, ma ho nostalgia di Nibali“.


Nell’atletica, invece, i modelli da cui farsi ammaliare sono Duplantis e Tebogo. “Mondo ogni volta che gareggia si migliora pur facendo gara a sé. Tebogo nei 200 metri è semplicemente spettacolare”.

Sperando un giorno di poter avvicinare i risultati dei grandi campioni, Francesco Crotti si appresta a preparare la sua prima stagione da junior, con cui si aprirà un biennio molto importante per la sua crescita: “Nei prossimi mesi spero di migliorare tanto e di concentrarmi solo su me stesso. L’obiettivo è quello di disputare i campionati europei Under 20 di Tampere e di centrare la finale. Sarebbe un gran risultato da primo anno nella categoria. Per poi, nel 2026, cercare la qualificazione per i mondiali”.
In bocca al lupo, Francesco.

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