Stramilano, la vigilia di Giovanna Epis: “Qui mi sento a casa. E corro verso gli europei”

Ventiquattrore alla Stramilano numero 52. Il consueto fiume di appassionati è pronto a invadere il cuore della città meneghina, mentre a catturare l’attenzione nelle posizioni d’avanguardia saranno i top runner della mezza maratona (9000 iscritti in totale) presentati ieri all’interno della cerimonia in cui il presidente e vicepresidente della manifestazione, Michele Mesto e Andrea Alzati, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento della World Athletics Heritage Plaque.

La partenza della 21K è fissata per le 8,30 da piazza Castello e tra i nomi più attesi della lista élite c’è quello di Giovanna Epis, 36enne dei Carabinieri che un’edizione della Stramilano l’ha vinta, nel 2022, con l’ottimo crono di 1h11’46“.

I top runner della Stramilano 2025.
I top runner della Stramilano 2025.

La veneta allieva di Giorgio Rondelli è reduce dalla seconda esperienza olimpica in carriera, guadagnata a prezzo di grandi sacrifici a causa dell’infortunio muscolare rimediato dopo la maratona di Nagoya che l’aveva costretta prima a un lungo stop e poi a una forsennata rincorsa di una condizione che le consentisse di volare a Parigi 2024.

Giovanna, cosa rappresenta per te la Stramilano?
“L’ho corsa tante volte ed essendomi trasferita a Milano ormai da dieci anni la sento inevitabilmente come la gara di casa. Non nascondo anche stavolta di sentire quel briciolo di agitazione in più tipico di chi è atteso proprio perché un punto di riferimento nell’ambiente. Sia in gara che a bordo strada ci saranno i miei compagni di allenamento e tante persone che conosco. Ogni volta è un’atmosfera bellissima”.

Come descriveresti questa classica del running che si rinnova di anno in anno a suon di record?
“E’ sicuramente l’appuntamento clou dell’anno, nonostante il milanese non venga visto dall’esterno come il prototipo dello sportivo. Eppure la Stramilano ha quel fascino che riesce a far alzare dal divano anche la gente più sedentaria. Qui si viene per partecipare, a prescindere dal tempo che si è in grado di correre. E’ un evento di massa che smuove l’intera città”.

Giovanna Epis vincitrice della Stramilano 2022.

Tre anni fa arrivasti in piazza Duomo a braccia alzate.
“Un qualcosa di unico che porterò sempre nel cuore. Eravamo ancora in era Covid, c’erano state tante gare cancellate, ma gli organizzatori riuscirono a salvare quell’edizione dopo i due anni di stop forzato. Si disputò a maggio, non c’era un cast di altissimo livello, si correva senza atlete top africane. Era già bellissimo esserci, ricordo che faceva caldissimo”.

C’eri anche nel 2023, ma fu una gara di passaggio.
“Mi presentai al via due giorni dopo essere rientrata dagli allenamenti in Kenya. Le gambe girarono per i primi 12 km, poi la stanchezza del viaggio si fece sentire. Fu semplicemente un test ma anche senza una prestazione eccellente, la Stramilano mi portò fortuna. Il mese successivo, ad Amburgo, sfiorai il record italiano di maratona (2h23’46”, il suo pb, ndr)”.

La Epis alla mezza maratona di Siviglia.

Domani come imposterai la gara?
“L’idea è quella di correre in progressione. Fare una prima parte accorta e poi aumentare leggermente i giri. A scandire il ritmo ci penserà Ayman Ayachi del Cus Pro Patria Milano, il pacer che spesso mi accompagna alle corse. Non cerco un tempo preciso, ma buone sensazioni in un momento cruciale della preparazione per la maratona dei campionati europei di corsa su strada”.

Dunque anche gli ultimi allenamenti sono stati fatti in funzione dell’impegno di Bruxelles tra tre settimane…
“Sono reduce da una settimana di carico. Domenica scorsa ho corso un lunghissimo, che avevo dovuto posticipare a causa del maltempo”.

E com’è andata?
“Credo di aver fatto un buon lavoro: 39 km, 44 compreso il riscaldamento. I primi 26 km li ho fatti a un’andatura tranquilla, poco sotto i 3’45” al km. Gli altri 13 km erano variati, alternando 1000 metri forte a 1000 metri meno intensi. La proiezione sulla distanza di maratona era di 2h33′. So di non arrivare freschissima alla Stramilano. Non so se accuserò la stanchezza, in questi giorni ho cercato di recuperare al meglio, sapendo che l’obiettivo principale è l’europeo”.


Sarà comunque la seconda mezza del 2025. A fine gennaio eri arrivata 14esima a Siviglia con il tempo di 1h11’59”.
“E’ stata una giornata poco fortunata per via del clima sorprendentemente avverso. Ho avuto qualche difficoltà con il grip e a livello muscolare. Però è stato un buon test, una mezza maratona tirata e competitiva che mi ha permesso di tornare a respirare l’atmosfera internazionale a distanza di molti mesi da Parigi”.

Con quali scarpe correrai la Stramilano?
“Con le Hoka Rocket X 2, che mi accompagnano ormai da due anni. E’ una scarpa molto valida, confortevole e reattiva, che non mi ha mai dato nessun tipo di problema. Sto già testando le nuove Hoka Cielo X1 2.0 ma per il momento solo per distanze più corte. Dopo gli infortuni dell’anno scorso, ho deciso di introdurre tutti i cambiamenti in modo graduale”.

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