Non poteva esserci modo migliore per mettersi alle spalle il periodo buio coinciso con l’infortunio del 2023 per Sveva Gerevini, che domenica, in Francia, ha stabilito il nuovo primato italiano del pentathlon nel meeting di Aubiere. Un vero toccasana.
Per la portacolori dei Carabinieri, allenata da Pietro Frittoli, l’ottimo punteggio di 4.538 punti, 87 punti in più rispetto ai 4.451 ottenuti nel febbraio del 2022 ad Ancona. Un record vecchio di due anni e finalmente aggiornato per la 27enne di Cremona, atleta dalle grandissime doti tecniche e caratteriali.
In Francia è riuscita ad andar forte in tutte e cinque le discipline, realizzando il personale nei 60 ostacoli (8″27), nel salto in alto (1,76) e nel peso (12,41). Buone le prove anche nel salto in lungo (misura di 6,25) e negli 800 metri (2’12″57) che le sono valse il secondo posto alle spalle della spagnola Vicente nel meeting riservato alle prove multiple.
“Abbiamo fatto centro al primo tentativo – spiega con gioia coach Pietro Frittoli – Il miglior modo per riaffacciarsi alle gare dopo che l’infortunio all’inizio della scorsa estate aveva impedito a Sveva, per la seconda volta in carriera, di raccogliere frutti rigogliosi del suo lavoro, che aveva seminato con diversi personal best nelle prove singole”.
La Gerevini si era infatti fratturata, durante gli ostacoli, un ossicino del metatarso a pochi giorni dall’attacco designato al record italiano. E proprio Frittoli ci aveva spiegato nel dettaglio come all’origine del problema ci fosse una naturale conformazione del piede della cremonese, per la quale lei e il suo staff prestano particolare attenzione negli allenamenti.
“Per tutto l’autunno abbiamo lavorato in condizioni di sicurezza – racconta Frittoli – inventandoci delle alternative e monitorando l’atleta anche in accordo con lo staff della Nazionale, in modo tale da evitare di incorrere nuovamente in qualche problema. Io stesso, man mano che si avvicinava il momento del ritorno alle competizioni, ho pensato a non forzare troppo la mano. La preparazione è quindi proceduta senza intoppi e lo si è visto già ad Ancona, dove Sveva ha rispolverato il clima gara nelle prove singole, con la solita determinazione e anche con tranquillità. E in Francia abbiamo chiuso un primo cerchio, è venuto fuori tutto ciò che aveva dentro da settimane”.
La stagione indoor di Sveva Gerevini non è affatto finita. All’orizzonte ci sono i campionati italiani di Ancona del 18 febbraio e il sogno di qualificarsi tramite ranking ai mondiali di Glasgow, prima di rivolgere quindi lo sguardo alla stagione all’aperto, con Europei e Olimpiadi. “Faremo le valutazioni più opportune nelle prossime ore, anche per cercare di non strafare” precisa il tecnico dell’Atletica Arvedi Cremona.
Intanto è tempo per alcune riflessioni tecniche sulle prestazioni di Sveva – già segnalata in ottima forma da Andrea Giannini in occasione del raduno del salto con l’asta a Padova -eccellenti ma sicuramente migliorabili. “Nel salto in alto lei è andata vicinissima a superare anche l’1,79, soprattutto al primo tentativo. Penso ci sia possibilità di migliorare anche nel peso, almeno di 20 o 30 centimetri in più. Negli 800 metri è arrivata provata perché la gara è stata molto competitiva e dall’inizio alla fine ha battagliato per stare davanti. E poi c’è il salto in lungo: la misura che ha fatto è stata più di rabbia che di tecnica“.
Sveva intanto è tornata nuovamente ad allenarsi al fianco di Dario Dester, l’altro riferimento azzurro per le prove multiple, poco brillante al meeting francese. “Allenarsi con Dario aiuta entrambi perché si contaminano molto nei gesti e nella capacità di tenere alta la concentrazione durante le sessioni”. Un altro punto a favore per far sì che questa sia la stagione del definitivo riscatto.
Foto Grana / Fidal