Talenti in marcia, Nicolò Vidal: “Punto gli Eyof, ma in primavera ho una chance per Podebrady”

La marcia azzurra, da Giulia Gabriele a Giuseppe Disabato, passando per altri talenti come Coppola, Traina, Di Fabio, Cantò e Giampaolo, solo per citare “i più esposti”, sta in buone mani. Lo ha dimostrato anche Nicolò Vidal, il più piccolo dei campioncini in erba nella specialità del tacco e punta, fresco campione italiano allievi nei 5000 metri indoor con il nuovo record nazionale di 20’46″19.

Il 16enne portacolori della PBM Bovisio Masciago, la scorsa estate, si era messo in evidenza agli europei di Banska Bystrica, dov’era stato medaglia di bronzo nel giorno della medaglia d’oro di Alessio Coppola.

I progressi del brianzolo, allenato da Ilaria Lanzani e al terzo anno del Liceo Scientifico di Cesano Maderno, proseguono a vista d’occhio: qualche settimana fa, in occasione dei tricolori della 35 km ad Acquaviva delle Fonti, Vidal si era imposto nella 10 km su strada in 42’53”, sfiorando il primato nazionale su quella distanza.

“Quel test in Puglia mi aveva fatto capire di essere in grandi condizioni – ammette Nicolò Vidal – Ma il venerdì degli italiani, sono arrivato ad Ancona con un forte raffreddore. Anche durante il riscaldamento mi sentivo stanco, ma a rassicurarmi ci ha pensato la mia allenatrice, dicendomi di non ambire necessariamente al traguardo massimo. Poi è andata diversamente. Ed è stata una bella sorpresa”.

Nicolò Vidal sull'anello di Ancona.


Stanno arrivando per te grandi risultati. Il bronzo di Banska ti aveva già dato consapevolezza della tua forza?
“I risultati danno sempre conforto e ripagano della dedizione e dell’impegno che ogni atleta rivolge al suo sport”.

Come nasce la storia di Nicolò Vidal marciatore?
“Otto anni fa, mi piaceva correre. Ho cominciato a Limbiate, nella società associata a quella di Bovisio. Poi ho incontrato il mio ex coach, Michele Castaldo. E’ stato lui a dirottarmi sulla marcia”.

Parliamo dei tuoi programmi per questo 2025.
“Sogno di guadagnarmi un posto per gli Eyof di Skopje, in estate. E di abbassare il tempo su 5 e 10 km”.

E sul breve termine cosa c’è in cantiere?
“Tornerò in gara per le due tappe regionali del Trofeo Frigerio a marzo. Poi voglio ben figurare il 15 aprile alla tappa dei Cds di Prato, utile per le convocazioni alla gara di Coppa Europa a squadre riservata agli under 20. Nell’ultimo raduno di Tirrenia, i tecnici federali hanno notato che i miei tempi sono in realtà molto vicini a quelli degli juniores”.


Sarebbe bello andare a Podebrady con i compagni di squadra più grandi…
“Mi piacerebbe più che altro per stare insieme ad amici come Coppola e Moretti. Siamo un bel gruppo”.

Come stanno cambiando i tuoi allenamenti?
“I chilometri, che per la preparazione della 5 km erano sugli 80-90 settimanali, adesso cresceranno, in previsione delle 10. E in più adesso c’è la palestra”.

Durante la settimana fai coppia fissa con Alessandro Rebosio, classe 2006, al quale ti lega un bellissimo rapporto.
“Negli allenamenti si mette spesso davanti a tirare e tra di noi si è creato un gran feeling. Mi fa piacere citarlo perché secondo me è un ragazzo che non si è ancora espresso al livello che lo raffigura. In gara non riesce a trasformarsi, spero possa arrivare presto il suo momento. Ad Ancona, ai tricolori juniores, è stato sfortunato. Senza la penalizzazione ricevuta, avrebbe potuto avvicinare il podio”.

foto Grana / Fidal

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