Pochissime ore e poi sarà Golden Gala Pietro Mennea, tredicesimo appuntamento per la Diamond League, il terzultimo della stagione. E’ tutto pronto allo Stadio Olimpico per una parata di stelle che beneficia quest’anno della vicinanza con i Giochi Olimpici.
Presenti infatti otto ori di Parigi 2024 e poco meno di sessanta medaglie: tre ore di grande spettacolo che dovrebbero giustificare il pienone in tribuna e un buon seguito, come sempre più spesso accade per l’atletica, anche in tv. Ecco i cinque motivi per cui conviene stasera guardare il Golden Gala di Roma.
Per i 100 metri maschili
Tre finalisti di Parigi: Fred Kerley, medaglia di bronzo, Marcell Jacobs, quinto in 9″85, Letsile Tebogo, poi vincitore dei 200 metri. Più Ferdinand Omanyala e Cristian Coleman. Saranno dieci secondi scarsi da vivere tutto d’un fiato, con il bresciano che sul rettilineo romano ha vinto l’oro europeo a giugno e può tornare a correre ancora sotto i 10″ dopo il 9″93 di Chorzow. Assenti dell’ultim’ora l’infortunato Chituru Ali e Kishane Thompson, l’argento olimpico che aveva rinunciato anche alla tappa in Silesia.
Per un altro show di Tamberi
Riacquistata in Polonia la voglia di competere e di regalare emozioni dopo la sfortunata parentesi olimpica, riecco Gimbo davanti al pubblico di casa, che a giugno seppe esaltare con l’oro continentale a 2,37. Non ci sarà il campione olimpico Kerr e nemmeno Stefano Sottile, sostituito da Manuel Lando. Il rivale più accreditato è il coreano Woo Sang-Hyeok.
Perché Fabbri ha voglia di restare in scia a Crouser
Nessuna defezione invece nel getto del peso. Leonardo Fabbri ha ritrovato ben presto la strada dei 22 metri nella tappa di Chorzow e vuole chiudere al meglio la sua grande stagione tallonando i pezzi da novanta Ryan Crouser e Joe Kovacs. In pedana ci sono anche il bronzo di Parigi, il giamaicano Rajindra Campbell, Payton Otterdahl e Zane Weir, alla ricerca della migliore condizione dopo l’infortunio di maggio.
Per i possibili record di Kipyegon e Battocletti
Una gara, due grandi protagoniste. Da una parte, Faith Kipyegon, che al Golden Gala dello scorso anno, disputato a Firenze, stabilì il record del mondo in 3:49.11, poi ritoccato quest’anno allo Charlety (3:49.04) prima di prendersi il terzo oro olimpico consecutivo sulla distanza. Dall’altra Nadia Battocletti, medaglia d’argento nei 10.000 a Parigi nonché campionessa europea proprio a Roma nei 5000 e 10.000.
L’obiettivo di StraordiNadia è quello di ricalibrarsi con qualità sui 1500, specialità che per forza di cose ha dovuto frequentare meno rispetto alle previsioni quest’anno. Nadia può scendere sotto i 4′ e, perché no, attaccare il fresco record italiano di Sinta Vissa (3’58″11). Nel gruppo anche Ludovica Cavalli e l’argento olimpico Jessica Hull.
Per la marea azzurra due mesi e mezzo dopo gli europei
Saranno diciannove gli azzurri in gara, numero record nella storia della Diamond League e testimonianza dell’alto livello medio raggiunto dall’atletica italiana. Oltre agli atleti già citati, i nomi più attesi al Golden Gala di stasera sono il bronzo olimpico Andy Diaz nel triplo, alla prima Diamond League da nazionale italiano, Lorenzo Simonelli nei 110hs e Luca Sito nei 400 orfani del campione olimpico Quincy Hall ma con gente del calibro di Samukonga, terzo a Parigi, Richards, Kirani James, Norwood, Ndori e Dobson.
In gara anche Andrea Dallavalle (triplo), Hassane Fofana (110 hs) Elisa Molinarolo e Roberta Bruni nell’asta con la campionessa olimpica Nina Kennedy, Ayomide Folorunso (nei 400 hs c’è l’argento di Parigi Nina Cockrell), Dalia Kaddari nei 200, Giada Carmassi nei 100 ostacoli con la campionessa olimpica Masai Russell, la francese Samba e la bahamense Devynn Charlton.
Nella prima competizione della serata, il disco, ecco Alessio Mannucci in mezzo ai fenomeni dello Stade de France: c’è l’oro (a sorpresa) Roje Stona, il primatista mondiale e argento olimpico Mykolas Alekna, il bronzo Denny ma anche i veterani Ceh e Stahl.
Per tutte le informazioni sul Golden Gala 2024 vai su fidal.it o su rome.diamondleague.com.
foto Grana / Fidal