Mezzofondo, Tommaso Maniscalco sulle orme dei grandi sul doppio giro di pista

Tra gli under 23 che si stanno mettendo più in luce in una stagione che per la categoria non prevede appuntamenti internazionali c’è Tommaso Maniscalco, mezzofondista della Studentesca Milardi di Rieti che il prossimo 22 luglio compirà 22 anni.

Maniscalco quest’anno ha preso gusto a correre coi big negli 800 metri. In una di queste occasioni, al Triveneto Meeting di Trieste, l’allievo di Andrea Orlandi (nel suo staff ci sono anche il massaggiatore Oscar Madeddu e il nutrizionista Matteo Di Palma) è stato abile a seguire la scia di Catalin Tecuceanu e a spingersi fino al sensazionale personale di 1’45″57 che gli ha consentito di stabilire anche il nuovo primato regionale laziale, togliendolo a Giuseppe D’Urso (1’45″95) dopo 33 anni. In precedenza aveva corso in 1’46″38 a Conegliano e in 1’46″30 a Lucca, mentre agli Assoluti di La Spezia ha chiuso al quinto posto con il crono di 1’47″45.

“Quest’anno ho avuto una crescita importante – spiega Tommaso Maniscalco, romano della zona Ottaviano – Non mi aspettavo di correre così forte, ma in quella gara mi ero prefissato di rimanere il più possibile attaccato a Catalin, con cui ho fatto quest’inverno una bellissima esperienza di raduno in Sudafrica”.

Tommaso, in questo 2024 a livello cronometrico sei sceso di oltre due secondi sulla distanza.
“E’ cambiata la prospettiva mentale. Mi sono allenato con i migliori. E ho iniziato a correre con i migliori. Perciò non potevo più restare sull’1’48″”.

Maniscalco al Triveneto Meeting.


Come sei arrivato all’atletica?
“Facevo judo, ma soffrivo d’asma. Non potevo più fare sport al chiuso, soffrivo di attacchi a causa della polvere in palestra. Sono rimasto fermo due anni, poi in seconda media la prof. di educazione fisica mi ha indirizzato”.

Hai fatto parte delle Fiamme Azzurre Giovani, poi sei tornato alla Studentesca.
“Prima l’atletica era un divertimento. Facevo una preparazione generale, mi divertivo nei 2000 siepi e nel giavellotto. Nel mezzofondo ci sono arrivato dopo il Covid, facendo tre anni fa 2 minuti netti negli 800”.

Qual è il tuo punto di forza?
“L’ottima velocità di base anche se non finora non sono stato velocissimo nei 400. Sono una via di mezzo: non ho lo spunto di Barontini né la resistenza di Tecuceanu”.

Come stai vivendo questa stagione in cui ti stai proponendo alla ribalta?
“E’ bellissimo entrare a far parte dell’atletica che conta, interessa alla gente e a cui aspiri fin da quando cominci a praticarla. Sto cercando anche di abituarmi alla nuova dimensione. La testa a volte ha difficoltà a metabolizzare i tempi che a un certo punto si sono abbassati in modo vertiginoso. Un po’ di paura subentra sempre, specie quando fai dei passaggi che pochi mesi fa erano per me impossibili”.

Sappiamo che dalla primavera di quest’anno hai introdotto la figura del nutrizionista nella tua preparazione.
“Mangiavo male, concedendomi troppe pause fuori pasto ed ero dipendente dalle caramelle. Adesso non ho stravolto i pasti principali, ma mi alimento in modo più sano e ho anche iniziato a integrare con sali e aminoacidi”.


E dal punto di vista tecnico come va?
“Rivedo le gare dell’anno scorso e mi rendo conto di avere un’altra corsa. Devo invece migliorare tanto sulla forza e sulla mobilità”.

Altre distanze?
“Pensavo di essere più un atleta da 1500 quando ho cominciato a curare seriamente il mezzofondo. Ho un personale di 3’57″37, che non è un grande tempo. Invece vorrei presto correre un bel 400 e tirare giù il 47″81 realizzato all’inizio di questa stagione”.

Dove ti vedremo all’opera in questa estate?
“Domenica a Lignano Sabbiadoro, poi ai Campionati italiani promesse di Rieti e nella finale dei Campionati di società”.

Anche perché quest’anno non ci sono gli europei di categoria.
“E io purtroppo chiudo da ultimo anno under 23 con zero Nazionali. Mi dispiace molto non aver potuto ancora indossare la maglia azzurra”.

Chi è Tommaso Maniscalco fuori dalla pista di atletica?
“Frequento la facoltà di Arte e Scienze dello Spettacolo a La Sapienza. Sono appassionato di cinema, adoro la trilogia del Signore degli Anelli e sono tifoso della Roma”.

foto Grana / Fidal

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