Salti e infortuni: le ultime su Dariya Derkach, che ha dovuto rinunciare alle indoor

Tra le molteplici defezioni di una stagione indoor ormai verso i titoli di coda con il weekend dedicato ai mondiali di Nanchino va menzionata quella di Dariya Derkach. La triplista dell’Aeronautica Militare, che la prossima settimana compirà 32 anni, non ha fatto neanche in tempo a esordire in sala complice l’infortunio rimediato a Lievin (Francia) durante il riscaldamento della tappa Gold del World Indoor Tour.

I successivi esami diagnostici hanno evidenziato una lesione alla parte inserzionale che collega soleo e tendine d’Achille. Ma come sta adesso Dariya? “Sta seguendo la riabilitazione e sta svolgendo allenamenti a bassa intensità – spiega il tecnico Alessandro Nocera – Ad aprile dovrebbe tornare ad allenarsi a pieno regime per poi tornare in gara il 16 maggio, nella tappa di Diamond League a Doha”.

Non aver potuto gareggiare in inverno è stato un boccone amaro da digerire per la Derkach, soprattutto perché il lungo stop le ha impedito di partecipare agli europei di Apeldoorn, due anni dopo la medaglia d’argento conquistata nell’edizione di Istanbul.

“Un vero peccato perché Dariya stava molto bene. Nella gara del triplo, in Olanda, le medaglie sono state poi assegnate a misure sicuramente alla sua portata” fa notare Nocera. Derkach ha un personale nella specialità di 14,52 risalente a Eugene 2023 ma l’anno scorso è stata capace di 14,35 alle Olimpiadi di Parigi. Ad Apeldoorn, due settimane fa, l’oro è andato alla spagnola Ana Peleteiro con 14,37, l’argento alla romena Ion (14,31), il bronzo alla finlandese Salminen, con una misura inferiore ai 14 metri (13,99).

Il focus di Dariya Derkach si è già spostato sulla stagione estiva e sul nuovo grande obiettivo della stagione, i mondiali di Tokyo. “Questo infortunio non ci preoccupa anche perché con i mondiali a settembre c’è tutto il tempo per recuperare la condizione. Peraltro Dariya è messa bene a livello di ranking (attualmente è ottava con 1266 punti, ndr), grazie ai punti ottenuti con la disputa della finale olimpica chiusa all’ottavo posto”.

La triplista campana di origini ucraine, per questo 2025, ha inoltre modificato un aspetto che riguarda la rincorsa: “Abbiamo cambiato la gamba di stacco, d’ora in avanti sarà la destra, quella meno logora dal punto di vista fisico. La rincorsa di Dariya resta però la stessa: 18 passi con partenza da fermo”.

foto Grana / Fidal

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