Valentina Gemetto dopo il PB nella 10km: “Il segreto di Valencia? Non corri mai da sola”

Cross, strada e indoor. Periodo intenso per Valentina Gemetto, mezzofondista azzurra da quest’anno in forze alla Caivano Runners che domenica scorsa ha realizzato nella 10km di Valencia il personal best, correndo sul velocissimo asfalto iberico in 32’39”, crono migliore di sette secondi rispetto ai campionati italiani di Pescara del 2023.

Abbiamo intercettato Valentina Gemetto in viaggio verso Ancona, dove oggi sarà protagonista al Memorial Giovannini nei 1500 metri e le abbiamo fatto un paio di domande sulla prestazione di domenica scorsa ma non solo…

Valentina, soddisfatta del nuovo PB?
“Abbastanza, si poteva fare qualcosa meno ma ero reduce da una settimana di carico svolto al raduno di Tenerife (con lei il suo allenatore Chicco Leporati, ma anche altri mezzofondisti come Lazzaro e Pernici, ndr). Essendo poi la gara del mio sponsor, Kiprun, ci tenevo a partecipare e a fare bella figura”.

Che gara è stata?
“Ho faticato nel primo chilometro perché c’era tanta gente alla partenza e ho preso parecchi spintoni. Ho viaggiato a un ritmo di 3’10”-3’11” fino all’ottavo km, quando ho accusato un calo fisico e ho continuato alla media di 3’17”-3’20” fino al traguardo. Diciamo che ballano una ventina di secondi in più rispetto al crono che avrei potuto fare mantenendo il passo iniziale”.

Quali sono ora i programmi?
“Dopo il Giovannini, farò un 3000 metri a Metz e poi i Campionati Italiani Assoluti. L’obiettivo principale della prima parte di stagione sono gli europei di corsa su strada in programma a Bruxelles a metà aprile. Mi preparerò per la 10km, dove a Valencia ho peraltro riconfermato il minimo”.


Hai passato un’estate difficile, l’autunno com’è andato?
“Sto risolvendo il problema al tendine d’Achille destro, purtroppo non sono mai riuscita ad allenarmi a pieno regime, alternando alla corsa dei lavori alternativi in acqua e con la bici”.

Correvi a Valencia per la prima volta: ti sei fatta un’idea del perché è cosi ambita tra i runner?
“Ho visto una città molto più avanti dal punto di vista dell’organizzazione e dei servizi. Dietro la zona di partenza, c’è un parco grandissimo con corsie riservate a tutti gli sport. L’ideale per allenarsi ma anche per il riscaldamento pre-gara”.

Solo questo?
“L’asfalto è perfetto, è come quello che si trova nelle nostre autostrade. Non c’è una buca, non ci sono sampietrini. E poi c’è tantissimo tifo. Le gare sono abbastanza veloci anche perché essere in tanti sulle strade aiuta. Domenica abbiamo corso un tratto con il vento contrario ma in mezzo ai vari gruppi non si sentiva. A Valencia non corri mai da sola”.

Con che scarpe hai affrontato la gara?
“Con le Kiprun KD900X LD+, una scarpa con piastra in fibra di carbonio che si è evoluta rispetto alla precedente, sia come spinta che come calzata. L’ho trovata più performante ma anche più comoda, un buon sostegno anche per i miei tendini sofferenti”.

foto Kiprun

Potrebbe interessarti anche...

Gli articoli di questo autore

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *