World Athletics introduce i test di idoneità di genere per proteggere le gare femminili

Un test obbligatorio e non invasivo per determinare il sesso degli atleti, in modo tale da difendere la categoria femminile nelle competizioni ufficiali. E’ quanto è stato deciso ieri in seno al Consiglio mondiale di World Athletics, che sottoporrà gli atleti solo una volta in carriera all’indagine, mediante un tampone orale o un singolo prelievo di sangue tramite puntura di dito. I test di idoneità potrebbero già essere introdotti prima dei Campionati mondiali di Tokyo e saranno affidati a un’agenzia esterna ancora da individuare.

Una vera rivoluzione, che secondo Seb Coe, il numero uno della federazione internazionale appena sconfitto da Kirsty Coventry nella corsa alla presidenza del Comitato Olimpico Internazionale, è necessaria per garantire la trasparenza e l’equità delle gare in un mondo ormai cambiato, rafforzando un regolamento che già prevede l’esclusione di donne transgender o che abbiano attraversato la pubertà maschile.


Le nuove norme si estenderanno a tutte le atlete di sesso femminile che presentano differenze di sviluppo sessuale, compresa l’alterazione di cromosomi o discrepanze a livello di genitali interni, ricavandone vantaggi sulle prestazioni dimostrati da prove scientifiche che hanno poi supportato le sentenze dei tribunali sportivi: ricordate il caso Semenya?

I test di idoneità sul sesso non sono una novità nell’atletica. La vecchia IAAF per ben due volte, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, introdusse verifiche (fisiche e visive) per accertare “la femminilità” di alcune ragazze del blocco sovietico.

Le altre decisioni prese ieri dal Consiglio di World Athletics

Il Consiglio mondiale ha ufficializzato a Nanchino anche chi sarà a organizzare le prossime due edizioni dei mondiali di staffetta (nel 2026 a Gaborone in Botswana il 2 e 3 maggio, nel 2028 a Nassau nelle Bahamas il 22 e 23 aprile) e la sede dei mondiali a squadre di marcia del prossimo anno (a Brasilia il 12 aprile).

Il Consiglio ha inoltre approvato la raccomandazione del gruppo di lavoro sulla partecipazione di Bielorussia e Russia secondo cui le attuali sanzioni del Consiglio “sono adeguate e non devono essere sostituite, aggiunte o modificate a meno che le circostanze attuali non peggiorino significativamente o non ci sia un accordo di pace”. In previsione della pace, l’Athletics Integrity Unit (AIU) continua a mantenere atleti russi e bielorussi nel suo International Testing Pool (ITP).

La staffetta 4x400 qualificata alle Olimpiadi.


A Nanchino è stato inoltre approvato il programma dei prossimi mondiali di cross che si disputeranno il 10 gennaio 2026 a Tallahassee, in Florida.

In relazione alle staffette, il Consiglio ha approvato l’ordine di gara per la staffetta 4×100 mista ai prossimi World Relays di Guangzhou: donna, donna, uomo, uomo. Questo ordine di gara sarà rivisto dopo l’evento a Guangzhou. La staffetta 4×100 mista sarà disputata anche agli Ultimate Championship, la cui prima edizione vedrà la luce nel settembre del 2026 a Budapest.

Confermato inoltre che le nuove distanze della marcia, equiparate a quelle di maratona, entreranno in vigore a partire dal 1° ottobre 2025. Grande novità invece per quel che concerne i 300 ostacoli, che diventano evento ufficiale e assimilato, ai fini dei punti ranking, ai 400 ostacoli. Le attuali migliori prestazioni mondiali appartengono a Femke Bol (36″86) e a Karsten Warholm (33″26).

Nessuna notizia in merito all’assegnazione dei mondiali di corsa su strada dopo la rinuncia di San Diego. Nei giorni scorsi è arrivata la candidatura di Palermo, ma in pole position pare che ci sia la Thailandia.

fonte World Athletics

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