Zane Weir e Ottavia Cestonaro: subito in pedana quelli che ce l’hanno messa tutta per recuperare

La sessione serale della prima giornata in pista dell’atletica a Parigi vedrà impegnati, tra gli altri, anche due azzurri che sono reduci da seri infortuni. Alle 18,15, la prima ad andare in pedana è Ottavia Cestonaro, impegnata nelle qualificazioni del salto triplo insieme alla compagna di squadra Dariya Derkach. Alle 20,10 toccherà a Zane Weir, che insegue il passaggio alla finale del getto del peso, competizione in cui puntiamo parecchie fiches su Leonardo Fabbri.

Ottavia e la forza di volontà

Essere a Parigi è già un successo per Ottavia Cestonaro. In una specialità come il salto triplo, di fronte a un infortunio così grave, pochi atleti sarebbero riusciti a recuperare in tempo per un grande evento come le Olimpiadi. La vicentina dei Carabinieri lo ha fatto. Non senza difficoltà o momenti di sconforto, come in occasione dei tre nulli agli Assoluti di La Spezia che in qualche modo erano indice di ritorno alla spinta e dunque alla normalità.

Ottavia, lo ricordiamo, è stata vittima in inverno di un distacco dei tendini ischiocrurali, infortunio che ha reso necessario l’intervento chirurgico e una lunga e delicata riabilitazione eseguita al Centro Mapei Sport.

E’ tornata al riassaporare le pedane solo a fine giugno, bruciando un paio di tappe sulla strada del pieno recupero proprio per disputare le Olimpiadi, avendo già conseguito il minimo durante la scorsa stagione.

Ottavia Cestonaro al rientro dall'infortunio.


Ieri è toccato a papà Sergio, suo allenatore, elogiare la caparbietà della ragazza in un significativo post sui social. “Hai dimostrato di che pasta siamo fatti – ha detto – un recupero in meno di 5 mesi per questo tipo di infortunio non credo in molti lo abbiano fatto. Tutto quello che viene è oro colato e posso dirti, prima da babbo e poi da allenatore, che mai mi sono sentito così fiero”.

La condizione non può essere al top ed è difficile pronosticare una misura di gara per Ottavia. Per la finale servono 14 metri e 35 centimetri oppure rientrare tra le migliori dodici. Ma mai come per il suo caso, l’importante sarà partecipare e porre le basi per un finale di stagione all’altezza del suo talento.

Weir sarà in grado di ritrovare i 22 metri?

Sempre in Veneto, dalla base Dal Soglio di Schio, non ha risparmiato gli sforzi Zane Weir, che a inizio maggio ha subito una distorsione alla caviglia ed è stato costretto a riassestare la preparazione ma soprattutto a ritrovare equilibri e sicurezze nel gesto in pedana.

Le ultime gare sono state confortanti. Prima il 21,21 di Pergine Valsugana, poi il 21,29 di Lignano Sabbiadoro. Per andare in finale, stasera, serve migliorarsi ancora un po’ e scagliare l’attrezzo a 21,35. Per poi giocarsi il tutto per tutto e provare a tornare protagonisti sui 22 metri, come un anno fa.

Zane Weir al lancio nella Coppa Europa del 2023.


I quattro per la staffetta mista

Intanto è stata definita la composizione della staffetta 4×400 mista che affronterà il primo turno alle ore 19,22. A rappresentare l’Italia, argento agli ultimi Europei di Roma, sarà uno dei migliori quartetti disponibili, composto da Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione.

foto Grana / Fidal

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