Zona Meeting: la collezione di Crippa, i primi scatti di Jacobs

Segnali d’azzurro. Sulla strada verso gli Europei di Roma e Parigi 2024 il sabato dell’atletica restituisce diversi numeri confortanti lanciati dagli assi azzurri, molti dei quali al debutto stagionale.
Il protagonista assoluto è Yeman Crippa, che torna da Herzogenaurach con l’ennesimo record italiano di una carriera che lo vede autentico domatore di medie e lunghe distanze.

Crippa re di fondo e mezzofondo

Il trentino delle Fiamme Oro aveva annunciato l’attacco al primato nazionale dei 10 km su strada nell’evento tedesco organizzato dallo sponsor. Ma il 27:08 con cui ha concluso al quarto posto alle spalle della solita pattuglia africana è qualcosa di più di un semplice aggiornamento del limite nazionale che apparteneva fino a ieri a Chiappinelli (oggi impegnato nella maratona di Amburgo alla ricerca di un tempo che possa riabilitarlo in chiave Giochi) e Pietro Riva.


Crippa si è migliorato di ben 55 secondi e ha staccato un crono inferiore a quello dell’attuale sui 10.000 metri in pista. L’allievo di Massimo Pegoretti si è fermato a un solo centesimo dal primato europeo di Jimmy Gressier: poco importa per il momento, perché la condizione cresce e questa gara dice che tutto sta procedendo per il verso giusto dopo il lungo ritiro in altura ai 1600 metri di Ifrane.

Yeman Crippa entra nella storia azzurra come collezionista di record italiani. Attualmente detiene quelli di 3000, 5000, 10.000, 5 km, 10 km, mezza maratona e maratona. Dall’anno scorso ha impresso una svolta, focalizzandosi soprattutto sulle corse su strada. I risultati gli stanno dando ragione.

Jacobs, uno sprint riabilitante

Nel frattempo, in Florida, si è rivisto anche Marcell Jacobs, alla prima uscita da quando è allenato da Rana Reider a Jacksonville, sede del meeting che ha corso ieri con un 10″11 buono per togliere la polvere a un lungo inverno di lavoro e punto di partenza per tornare a essere uno dei migliori sprinter del mondo.

Il crono è in linea con i tempi che i velocisti più attesi più o meno stanno correndo dalle altre parti. Il secondo posto, con lo stesso crono del vincitore De Grasse e tre-quattro centesimi meglio di Bromell, Xie Zhenye e Sani Brown che correvano al suo fianco, è figlio di una partenza ancora da sistemare ma di un’ottima progressione finale.


Dettaglio da non sottovalutare, poi, l’assenza di problemi fisici, aspetto su cui il suo nuovo tecnico ha detto di aver lavorato tanto. Con il test di ieri sera, Jacobs ha completato le cinque gare valide per fare il suo ingresso nelle prime 56 posizioni del ranking che porta alle Olimpiadi. E in attesa di migliorarsi a Roma, in occasione dello Sprint Festival del 18 maggio, è pronto a unirsi al raduno azzurro delle staffette per i mondiali di settimana prossima alle Bahamas.

Furlani, non c’è da preoccuparsi

A Suzhou, dove la seconda tappa della Diamond League non ha regalato particolari emozioni, Mattia Furlani non è andato oltre i 7 metri e 88 centimetri nel salto in lungo, chiudendo al quinto posto una gara sottotono vinta dallo statunitense Dendy.

Tanti errori tecnici per Mattia, ma nessun campanello d’allarme in vista dei prossimi appuntamenti. “Nell’anno olimpico la gara di Suzhou non poteva che essere un test. Stiamo lavorando per sviluppare al meglio le capacità coordinative generali e speciali, per adesso serve un po’ di pazienza” la conferma di mamma-coach Khaty Seck.


Coiro e Pernici migliori di sempre nei 600

All’Arena Civica di Milano, alla Walk and Middle Distance Night organizzata da Top Training, sugli scudi Eloisa Coiro e Francesco Pernici, entrambi protagonisti sulla distanza spuria dei 600 metri.

La portacolori delle Fiamme Azzurre fa cadere il record di Elisa Cusma, correndo in 1’25″73 nella gara dove si è piazzata alle spalle della slovena Horvat e davanti a Elena Bellò (personale di 1’26″23).


Pernici cancella addirittura il limite di Donato Sabia del 1984, correndo in 1’15″32 e finendo appena dietro al norvegese Gronstad.

Nei 1500 metri da segnalare la vittoria di Federica Del Buono (4’05″21) davanti a Marta Zenoni (4’05″71), nel freddo pomeriggio in cui non decolla la prestazione di Nadia Battocletti, che rivedremo sulla stessa distanza già mercoledì a Modena. Bene anche Tecuceanu, che nei 1000 metri si aggiudica il duello con Jimmy Gressier timbrando il personale di 2’16″73.

foto archivio Fidal

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